Antonio e Cleopatra

Domenica 19 settembre ore 20.00 – Parco Ecolandia – Anfiteatro (Reggio Calabria)

Antonio e Cleopatra … o quel che ricordo

 di F. Gessi, T.Timpano, A. Collavino

Con Filippo Gessi, Teresa Timpano
Regia Andrea Collavino
scene Anusc Castiglioni
costumi Anusc Castiglioni, Micaela Sollecito
Luci Omar Scala
Costruzione Gabriele Lazzaro, Virginia Melis– MG Company
Produzione Scena Nuda
Partners di produzione Pacta dei Teatri – La MaMa Umbria international-Spoleto  

Sinossi
Antonio e Cleopatra. L’inatteso accesso a questo testo arriva dal tubo di scarico, dal basso, dai residui del cibo dei divini eroi, dal basso, da dove ci troviamo, noi che di divino abbiamo solo il respiro e il battito del cuore. E’ lì che incontriamo i nostri eroi, negli scarti dei loro pensieri, nel quotidiano delle loro esistenze fuori dalla portata dei riflettori, nel bagno, nei chili di troppo, nelle rabbie e nelle debolezze. Cosa c’è di umano in loro e di eroico in noi? Dove possiamo capirci, in che sogno possiamo incontrarci?

Note di regia
Antonio e Cleopatra di W. Shakespeare è il testo dal quale siamo partiti per un lungo e coraggioso viaggio drammaturgico e teatrale. Ci confrontiamo qui con un testo di 34 personaggi, uno dei drammi storici di Shakespeare, che contempla scene corali, epiche, battaglie, lunghi e complessi dialoghi. La scelta è ricaduta su questo testo perché tra i classici è quello che più rispecchia l’incertezza e l’assurdità. Antonio e Cleopatra scelgono, in ogni momento di questa vicenda e sembra che scelgano sempre la cosa sbagliata. Il tema riguarda il desiderio e la volontà. E’ possibile desiderare ciò che vorremmo? E’ possibile desiderare ciò che pensiamo sia meglio?
Abbiamo innanzitutto ridotto i personaggi ai soli Antonio e Cleopatra, pensando che fossero loro a condurci per mano nello svolgersi della vicenda, immaginandoli come protagonisti e al tempo stesso narratori della stessa. Questo è stato il punto di partenza per delle lunghe sessioni di improvvisazione, di 6/7 ore al giorno, durante le quali ponevo agli attori delle domande riguardanti la loro vita attuale, i loro desideri, la loro infanzia, le relazioni precedenti, i conflitti, i momenti felici e quelli più dolorosi. Un’indagine sulla loro vita, che ci ha fatto man mano comprendere che raccontare la storia di Antonio e Cleopatra, non era il nostro obiettivo principale.
Contemporaneamente abbiamo lavorato su alcune scene del testo, i dialoghi tra Antonio e Cleopatra, dove si esprimono chiaramente i motivi di conflitto e la forza indissolubile del loro legame. La storia di Filippo e Teresa, messa di fianco a quella dei protagonisti è letteralmente diventato il modo di indagare i temi principali che affiorano dalle scene del testo originale. Un tradimento necessario alla costruzione di un testo originale, con una conoscenza profonda del materiale di studio. Questo lungo e accurato processo ha portato alla raccolta di materiale audio e video, che è la base della drammaturgia sulla quale si struttura lo spettacolo. In un deserto africano/calabrese, che le scene di Anusc Castiglioni rievocano in modo essenziale, davanti ai nostri occhi compaiono, seduti davanti a un muretto che li protegge e li incornicia, Cleopatra-Teresa e Antonio-Filippo vestiti in abiti moderni, che si rifanno ai caratteri dei protagonisti. Essi ci raccontano una storia, ogni volta in modo sorprendentemente diverso perché la struttura ha degli appuntamenti fissi, ma permette all’attore di agire in base all’hic et nunc. Lo spettatore non vedrà mai lo stesso spettacolo. Una storia che si contamina e scorre passando dalla finzione del testo Shakesperiano alla realtà, alla quotidianità di due persone che vivono i dubbi, le scelte, i combattimenti amorosi, le lotte e i trattati di pace, le rinunce, le assenze, gli incontri le gioie della fatica di vivere e di amare… autenticamente.

Filippo Gessi – Filippo Gessi Inizia il suo percorso artistico negli anni ’90 a Milano prima nel “Laboratorio dell’attore” diretto da Raul Manso, successivamente si diploma alla “Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe” di Udine diretta da Claudio De Maglio. Frequenta il master “Attore Europeo tra teatro, danza e musica” presso Teatro Due -Teatro Stabile di Parma. Lavora, collaborando con teatri stabili, d’innovazione e per l’infanzia con i quali ha interpretato ruoli in opere classiche. Comincia parallelamente a lavorare per realtà indipendenti affrontando la nuova drammaturgia e il teatro di ricerca. Ha vinto per due anni il premio Giovani Realtà di Udine sezione giornalisti con la compagnia Giovio 15.Ha vinto il premio Momix a Mulhouse (Francia) con Teatro Gioco Vita. Nel 2010 fonda insieme a Teresa Timpano la compagnia teatrale “SCENA NUDA”. Con quest’ultima realtà è attore, regista e drammaturgo.

Teresa Timpano – Dopo la Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie conseguita a Reggio Calabria, nel 2006 si diploma, conseguendo la qualifica di attrice, presso l’Accademia D’Arte drammatica Nico Pepe di Udine. Si specializza con la qualifica di “Attore Europeo tra teatro, danza e musica” presso Teatro Due -Teatro Stabile di Parma. Lavora stabilmente come Attrice dal 2010 al 2013 presso Teatro Due Teatro Stabile di Parma. Nel 2006 fonda La Compagnia teatrale Scena Nuda, dal 2010 riconosciuta dalla Regione Calabria come Compagnia professionale. Lavora con vari Maestri e registi di fama internazionale, in teatri Italiani. Dirige dal 2012 la Residenza/Teatro triennale Multidisciplinare (Regione Calabria POR fesr 2007/2013+ MIBACT DAL 2015) presso il Teatro Zanotti Bianco di Reggio Calabria. Dirige dal 2012 il festival teatrale nazionale “Miti Contemporanei” evento storicizzato dalla Regione Calabria. Ha vinto e svolto sette progetti PON in scuole pubbliche della Provincia di Reggio Calabria. E’ docente di dizione. Dal 2017 è docente ospite per il modulo ‘training dell’attore’ presso L’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine.

Andrea Collavino – Inizia la professione di attore a partire dal 1992, anno in cui si diploma alla Scuola d’Arte Drammatica P. Grassi di Milano. Lavora da allora sotto la direzione di vari registi, tra i quali Gabriele Vacis, Isabelle Pousseur, Renato Gabrielli, Klaus Michael Gruber, Alfonso Santagata, Francois Khan, Roberto Bacci, Giorgio Marini, Marco Baliani, Giorgio Strehler, Marco Gagliardo, Simon Balazs, Stefano De Luca, Michele De Vita Conti e Cesare Lievi, Massimo Luconi, Leo Muscato, Gigi Dall’Aglio, Silvia Lo Russo, Ivo Dimchev, Rita Maffei, Gianni Bissaca, Alessio Bergamo, Lorenzo Fontana. Nel 1997 partecipa all’Ecole des Maitres diretto da Anatolij Vasilev e da allora intraprende, parallelamente a quella dell’attore, l’attività di regista, dando vita agli spettacoli Il marito di Akul’ka, Le due zittelle, L’insolito tran tran, Le nozze, Pagine a due in musica, Il sogno di una cosa, Richter, Di razza sostanzialmente umana, Zets!, Shake shake shake. Nel 2001 è stato assistente alla regia di Eimuntas Nekrosius nell’allestimento de Il Gabbiano. Da qualche anno svolge attività formative in collaborazione con diverse realtà teatrali.